I quattro quesiti sono contenuti in un unico documento PDF scaricabile da QUI.
I quesiti sono di difficile lettura; per facilitarvi, alleghiamo anche i testi delle leggi elettorali in vigore per Camera e Senato, con evidenziate in colore le parti che verrebbero eliminate con la vittoria del SÌ in ognuno dei quattro referendum.
Per la CAMERA
Per il SENATO
Quesito nr. 1
Abolizione del voto congiunto obbligatorio: consente di eleggere direttamente i candidati nei collegi uninominali che, quindi, non sarebbero imposti dalle segreterie di partito; oggi, infatti, il candidato uninominale è eletto grazie ai voti dati alle liste collegate. Inoltre, si abolisce la ripartizione sulle liste plurinominali del voto dato al solo candidato uninominale e viceversa. Oggi, il voto non è libero, non è diretto e non è uguale.
Quesito nr. 2
Abolizione delle soglie di sbarramento: per ridurre la dispersione di voti e garantire maggiore pluralismo; alle ultime elezioni, circa 4 milioni di voti validi non hanno partecipato alla ripartizione dei seggi.
Quesito nr. 3
Abolizione di ogni privilegio nella raccolta delle firme per la presentazione dei candidati: tutte le liste saranno alla partenza in condizione di parità nella competizione elettorale; l'ingiusto privilegio concesso sinora ai partiti già presenti in Parlamento mette in condizioni di svantaggio chi vorrebbe entrare in Parlamento.
Quesito nr. 4
Abolizione delle pluricandidature: riduce il potere degli apparati di partito nel predeterminare la composizione del Parlamento e favorisce la presentazione di candidati che siano espressione del proprio collegio naturale.
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